I Carabinieri della Compagnia di Canicattì hanno arrestato un ventenne incensurato sorpreso a consegnare dosi di cocaina a domicilio.
A Canicattì fino alla notte appena trascorsa ha lavorato un driver di cocaina. I Carabinieri della locale Compagnia, capitanata da Luigi Pacifico, lo hanno sorpreso durante le ore del profondo sonno rem alla guida di un potente scooter T-Max Yamaha, intento a consegnare a domicilio dosi di cocaina. Intorno alle 3:30 è stato intercettato nei pressi di via Ildebrando, nel quartiere del centro storico “Borgalino”. Lui, a fronte dell’oscurità e dell’insolita presenza in strada, è stato bloccato e perquisito. Addosso gli sono state scovate 30 dosi di polvere bianca, pronte per essere consegnate. E poi un sasso di cocaina pesante 10 grammi, un coltello a serramanico con 18 centimetri di lama e 550 euro in banconote di piccolo taglio, molto probabile provento della vendita della droga. Poi i Carabinieri della Radiomobile si sono recati, come secondo prassi investigativa, a casa di lui, un giovanissimo di 20 anni, incensurato. E tra le mura domestiche sono stati scoperti e sequestrati alcuni involucri contenenti 10 grammi di marijuana, altra cocaina e tutto l’armamentario utile per il confezionamento in dosi delle sostanze stupefacenti, compreso un altro coltello alla “Rambo 2 la vendetta”, identico al primo rinvenuto in possesso del ventenne in via Ildebrando. Mentre i Carabinieri hanno lavorato nell’abitazione del pusher, sono stati sbalorditi dal telefono squillante a raffica. Verosimilmente a telefonare saranno stati tanti affamati di cocaina, cocainomani precipitati nella sventura della dipendenza, pronti a fissare l’appuntamento per la consegna. E uno di loro, un tossicodipendente, è stato colto e identificato innanzi alla residenza del fornitore, ovviamente per ritirare la dose appena pattuita telefonicamente. Lui, l’incensurato giovanotto ex al di sopra di ogni sospetto, è stato ristretto ai domiciliari, così come disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento. I militari hanno sequestrato anche lo scooter, ritenendolo strumento per compiere il reato. Inoltre, il due ruote è risultato senza assicurazione. E non solo: lui, lo spacciatore, percepisce il reddito di cittadinanza. E’ stata dunque avviata la procedura per la revoca del beneficio pagato dall’Inps. E ancora i Carabinieri a Canicattì hanno denunciato una delle tre donne inquisite nell’ambito dell’inchiesta antidroga cosiddetta “Vittoria”, perché una palazzina destinata a base operativa dello spaccio di droga è stata scoperta al Viale della Vittoria. Lei, sottoposta da mercoledì scorso 6 ottobre all’obbligo di dimora e di non uscire da casa nottetempo, non lo ha rispettato perché quando i Carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione non ha risposto nessuno. Forse, adesso, come sollecitato dai militari, sarà inasprita dalla Procura la misura cautelare a carico di lei.