Incidenza dei positivi all’1,6%. La Sicilia è terza per nuovi contagi in Italia. Nel Messinese 21 Comuni rischiano la zona rossa. Il personale sanitario candidato al Nobel per la Pace.
Sono 183 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 11.738 tamponi processati. L’incidenza è all’1,6%. La regione adesso è al terzo posto in Italia per nuovi contagi giornalieri di Italia. Gli attuali positivi sono 13.617, con una diminuzione di 222 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 399. Le vittime sono state 6, per un totale dei decessi a 6.852. I ricoverati ordinari sono 486, 12 in più, e quelli in terapia intensiva sono stabili a 50. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 19, Catania 84, Messina 23, Siracusa 27, Ragusa 6, Trapani 7, Caltanissetta 7, Agrigento 10, Enna 0. Nel frattempo la Sicilia insegue la zona bianca, ma ci sono 21 Comuni della provincia di Messina che rischiano di diventare zona rossa se entro il 15 ottobre non avranno raggiunto l’obiettivo minimo del 75% di immunizzazioni fissato dal commissario nazionale per l’emergenza covid, generale Francesco Paolo Figliuolo. Il commissario dell’Azienda sanitaria messinese, Bernardo Alagna, spiega: “Ho inviato una lettera ai sindaci di questi Comuni per invitarli a portare avanti, insieme all’ufficio emergenza covid e all’Asp di Messina, tutte le iniziative possibili, oltre a quelle già in atto, per incentivare le vaccinazioni. Il 15 ottobre non è, infatti, solo la data dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio sul posto di lavoro, ma anche quella in cui la Regione valuterà provincia per provincia il raggiungimento del target minimo del 75 per cento. I 21 Comuni hanno un tasso di persone vaccinate estremamente basso, tra il 50 ed il 60%, e al di sotto della media regionale che è al di sopra del 78%”. Ed ancora in riferimento alla campagna vaccinale, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, interviene nel merito della somministrazione della terza dose in Sicilia, e afferma: “Per le terze dosi abbiamo iniziato con la popolazione fragile e immuno-depressa, perché queste sono le indicazioni che provengono dal ministero della Salute. Sta andando bene, c’è disponibilità, e d’altronde la terza dose è destinata a persone che sono fortemente motivate avendo fatto già le prime due dosi” – conclude. E a merito di quanto impegno è stato profuso anche in Sicilia nella lotta al covid, si apprende che il personale sanitario italiano è tra i 329 candidati al premio Nobel per la pace, per l’eccezionale lavoro svolto durante la pandemia. L’Italia è stato il primo paese europeo a dover affrontare l‘emergenza covid, e per questo i medici, e in generale tutto il personale sanitario, si sono particolarmente distinti.