Il Tribunale di Palermo infligge 19 condanne nell’ambito dell’inchiesta antimafia “New Connection” a carico degli ex “scappati” rientrati in Sicilia. I dettagli.
All’epoca dei primi anni ’80, a fronte della marcia irresistibile e sanguinaria dei corleonesi di Riina e Provenzano alla conquista di Palermo e del comando di Cosa Nostra, tanti palermitani, ancora sfuggiti agli agguati mortali, fuggirono ovunque, soprattutto negli Stati Uniti. Ad esempio Buscetta, Badalamenti, e gli Inzerillo, odiati da Riina tanto che ordinò: “Di questi Inzerillo non deve restare neanche il seme”. Ebbene, il 17 luglio del 2019, a Palermo, 200 poliziotti della Squadra Mobile, in collaborazione investigativa con i colleghi dell’Fbi americana, arrestarono 19 presunti affiliati o contigui al mandamento mafioso di Passo di Rigano, nella maggior parte “ex scappati”, tra le famiglie Inzerillo, Spatola e Buscemi, rientrati in Sicilia, e che sarebbero stati intenzionati a ricostituire la “mafia palermitana” dopo la morte di Riina, il 17 novembre del 2017. Ecco perché il blitz è stato intitolato “New Connection”, e tra gli arrestati vi furono anche Francesco e Tommaso Inzerillo, fratello e cugino di Totuccio Inzerillo, il boss del clan omonimo, ucciso a Palermo l’11 maggio del 1981, inaugurando lo sterminio. Ancora ebbene, adesso al palazzo di Giustizia, il giudice per le udienze preliminari, Elisabetta Stampacchia, a conclusione del giudizio abbreviato, ha sentenziato 19 condanne. La più severa è stata inflitta a Tommaso Inzerillo, 16 anni, poi 11 anni e 4 mesi al cugino Francesco Inzerillo, poi il nipote del boss Salvatore Inzerillo, Alessandro Mannino, è stato condannato a 12 anni e 4 mesi, poi 12 anni al genero di Tommaso Inzerillo, Giuseppe Spatola, e poi 14 anni a Giovanni Buscemi, 11 anni e 8 mesi a Giuseppe Sansone, 11 anni e 6 mesi a Benedetto Gabriele Militello, 11 anni e 4 mesi ad Antonino Fanara, 10 anni e 8 mesi ciascuno a Santo Cipriano, Antonio Di Maggio e Giuseppe Lo Cascio. E poi ancora Paolina Argano 1 anno e 6 mesi, Alfredo Bonanno 2 anni e 4 mesi, Veronica Cascavilla 2 anni e 4 mesi, Salvatore Lapi 2 anni e 2 mesi, Tommaso La Rosa 3 anni, Alessandra Mannino 2 anni e 2 mesi, e Rosalia Purpura 2 anni e 2 mesi. Sono stati assolti quattro imputati di reati minori: Maurizio Ferdico, Antonino Intravaia, Fabio Orlando e Giovanni Sirchia. Risarcimenti, da quantificare in sede civile, sono stati riconosciuti alle parti civili Sicindustria, Centro Pio La Torre, Fai e Solidaria. Subito invece una liquidazione di 4mila euro ciascuno per Confesercenti, associazione Caponnetto ed Sos Impresa.