HomeCronacaConcessione fondi europei, il Tar a favore di un'impresa di Porto Empedocle

Concessione fondi europei, il Tar a favore di un’impresa di Porto Empedocle

Nel 2017, la Ditta “U.C.“, con sede in Porto Empedocle (AG), aveva partecipato alla procedura valutativa, a sportello, indetta dall’Assessorato Regionale delle Attività Produttive nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014/2020, linea 3.5.1-01, finalizzata a concedere contributi a fondo perduto alle imprese in fase di avviamento.

Il progetto presentato dalla Ditta “U.O.”, consistente nella realizzazione di una struttura turistica e affittacamere nell’isola di Lampedusa, per un importo pari a oltre 500.000 mila euro, tuttavia, veniva inserito tra i progetti non ammessi per l’asserito conseguimento di un punteggio insufficiente con riferimento ai c.d. criteri premiali, seppur lo stesso avesse ottenuto un punteggio complessivo superiore a quello minimo previsto dal bando.

La ditta empedoclina, assistita dagli avv.ti Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, decideva, pertanto, di proporre ricorso dinanzi al Giudice Amministrativo avverso la mancata inclusione nell’elenco provvisorio e poi in quello definitivo dei progetti finanziabili.

Gli avv.ti Rubino e Alfieri contestavano, in particolare, la violazione della lex specialis ed un eccesso di potere, sotto diversi profili, dell’Amministrazione Regionale sia per la mancata attribuzione di un punteggio “premiale” in realtà spettante, sia perché trattandosi, in ogni caso, di punteggi “premiali”, gli stessi erano da intendersi utili per conseguire un migliore posizionamento in graduatoria, non certo per raggiungere il punteggio minimo ai fini dell’ammissione alla procedura selettiva.

Il T.A.R. Palermo, uniformandosi alla giurisprudenza dello stesso Tribunale resa su un precedente caso analogo e richiamata l’interpretazione dello stesso bando prospettata dal Consiglio di Giustizia Amministrativa che, in appello, aveva accolto la richiesta della Ditta di Porto Empedocle di sospensione degli effetti dei provvedimenti impugnati, ha condiviso la tesi sostenuta dai legali della società, avv.ti Rubino ed Alfieri e, per l’effetto, ha accolto il ricorso proposto, con conseguente annullamento degli atti impugnati e successiva ammissione del progetto tra quelli finanziabili.

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