A Lampedusa hanno incontrato il sindaco, Totò Martello, il capo del Dipartimento delle Libertà civili e l’Immigrazione prefetto Michele Di Bari, insieme ad una delegazione del Ministero dell’Interno, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa, il questore Rosa Maria Iraci, i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera, e l’assessore regionale agli Enti locali Marco Zambuto. A conclusione della riunione, Martello afferma: “Bisogna riproporre da parte del governo regionale lo stato di calamità, indispensabile per potere gestire le imbarcazioni dei migranti, tutelare l’ambiente e risarcire la nostra Marineria per i danni provocati dai relitti affondati. A tal proposito il confronto è stato utile. Solo con la riproposizione dello stato di calamità da parte del governo regionale, che però dovrà essere riconosciuta dal governo nazionale e dalla Protezione civile nazionale, potremo avere gli strumenti per evitare danni ambientali e per risarcire i nostri pescatori”.