Il deputato Vittorio Sgarbi con un atto ispettivo ha chiesto al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, di “valutare se concedere con urgenza all’avvocato agrigentino Giuseppe Arnone, attualmente detenuto, la commutazione della pena e quindi l’immediata scarcerazione”. Arnone dallo scorso 10 maggio, dopo essere stato sottoposto al regime della semi-libertà, è recluso nel carcere di Agrigento per espiare una condanna per il reato di diffamazione a mezzo stampa dopo che ha violato il divieto di comunicazione impostogli dal tribunale di sorveglianza. Sgarbi, tra l’altro, scrive: “Nel 2020, a seguito di una sentenza della Corte Europea, la Corte Costituzionale ha emesso l’ordinanza 132 del 2020 con la quale ha concesso al Parlamento un anno di tempo per modificare il reato di diffamazione a mezzo stampa eliminando la pena della reclusione e sostituendola con la pena pecuniaria tranne nei casi di istigazione all’odio, alla violenza o al razzismo. L’ordinanza ha disposto che le Corti ed i Tribunali dovessero adeguarsi a tali principi e non disporre condanne alla reclusione per la diffamazione a mezzo stampa”.