Ad Agrigento si è dimesso, dall’incarico di commissario prefettizio di Girgenti Acque, Giuseppe Dell’Aira, che spiega: “Ritengo singolare, oltre che illegittimo, il ‘commissariamento’ dei commissari prefettizi ad opera del commissario giudiziale, che rivendica poteri in contrasto con l’ormai consolidata giurisprudenza di merito dei Tribunali, non solo agrigentini, sulla netta autonomia tra l’azione della gestione prefettizia e quella effettivamente riferibile all’insolvente Girgenti Acque spa, in ‘collegamento’ con la Hydortechne”. Il riferimento di Dell’Aira è al commissario nominato dal tribunale fallimentare di Palermo, Aurelio Mirone, che ha il compito di valutare l’ammissibilità dei debiti della Girgenti Acque, ammontanti ad oltre 100 milioni di euro, a procedure agevolate previste dalle norme in materia. E Dell’Aira aggiunge: “Tutti gli impegni assunti con la mia nomina sono stati rispettati, garantendo senza aggravi d’oneri un miglioramento della qualità del servizio, e mantenendo integralmente i livelli occupazionali già in essere, ancorché in precedenza incisi da illegittime procedure di licenziamento collettivo avviate dal concessionario e sanzionate di nullità dal giudice del Lavoro”.