Consuntivo delle attività dei Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo che nel corso del 2020 hanno recuperato e sequestrato 168 reperti archeologici, tra vasi, coppe, anfore, brocche, alcuni di età preistorica, altri di epoca compresa tra il quarto secolo avanti Cristo ed il primo secolo dopo Cristo. Si tratta di reperti conservati in modo illegale in abitazioni o in vendita da antiquari o commercianti. Ed ancora nel 2020 si è registrato un incremento del numero dei reati. Infatti, i furti commessi nell’intero territorio siciliano sono stati 24, a fronte dei 14 del 2019. Gli obiettivi più colpiti sono stati i luoghi privati e quelli di culto. Tra l’altro sono state denunciate 34 persone per furto, ricettazione e contraffazione di opere d’arte, e sequestrati beni per 6 milioni di euro, recuperati e riconsegnati a musei e chiese, e alla Regione.
