Contro le rimodulazioni annunciate dall’Ufficio scolastico provinciale di Agrigento, che prevedono tagli di classi e di posti di docenti con conseguenti accorpamenti, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro urgente al Prefetto e a tutte le Autorità competenti. I sindacati di categoria affermano: “Riteniamo insostenibile per la scuola pubblica statale agrigentina questo ulteriore taglio degli organici che penalizza, oltre ai diritti degli alunni, le aspettative e le richieste delle famiglie, l’organizzazione delle attività didattiche e la stessa qualità del servizio pubblico statale come in tutto il territorio nazionale. Ciò comporterà anche l’impossibilità, per coloro che hanno fatto domanda di mobilità interprovinciale, di potersi avvicinare al nucleo familiare. Ma ancora più drammatica sarà la situazione dei precari o dei vincitori di concorso che non solo non avranno la sospirata immissione in ruolo ma rischiano di restare disoccupati aumentando, se mai ce ne fosse bisogno nella nostra provincia, anche il bacino di chi è in cerca di lavoro”.