Il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, rilancia in Sicilia il progetto di un’alleanza di centrosinistra contro il fronte sovranista. L’intervento.
Il segretario regionale del Partito Democratico siciliano, Anthony Barbagallo, rilancia l’opposizione al presidente della Regione, Musumeci, e, senza usare mezzi termini, e mutuando termini da anniversario della Liberazione, afferma: “Ci libereremo di questo governo”. In primis Barbagallo recrimina il mancato coinvolgimento dell’opposizione nella gestione dell’emergenza coronavirus, e commenta: “Fa parte di un modo di agire, di operare. Non ci aspettiamo nulla di diverso da Musumeci. La destra non conosce il rapporto con la democrazia, con la partecipazione e il rispetto dell’avversario politico. C’è soltanto uno sprezzante e continuo esercizio del potere e della voglia di dimostrare ogni giorno chi comanda”. Poi, sollecitato sull’ipotesi di un’alleanza politica ed elettorale contro le forze sovraniste, il segretario Pd risponde: “Potrebbe essere anche questo un modello. Io l’ho detto più volte nelle ultime settimane: il partito socialista europeo e il partito popolare europeo governano tante democrazie occidentali insieme. Questo è un modello che potremmo percorrere anche in Sicilia. Lo stesso vale per il fronte antifascista. Certamente non possiamo pensare di sederci allo stesso tavolo con chi non ha l’antifascismo e la libertà come spirito fondante del proprio agire civile e sociale. Tanto per essere chiari: i sovranisti sono i nostri avversari politici”. E poi, ancora: Musumeci è organico a tale fronte sovranista? Ed Anthony Barbagallo risponde: “Questo bisogna chiederlo a Musumeci. Noi certamente siamo dal lato opposto rispetto alla visione della vita, della cultura e della società che ha Musumeci. Non soltanto come incapacità amministrativa ma anche per il linguaggio da ventennio che accompagna tutte le sue uscite. Non abbiamo bisogno di riqualificare i borghi fascisti, semmai dobbiamo coltivare i valori della Resistenza”. Poi, in prospettiva, Barbagallo prospetta: “Stiamo lavorando al progetto che ci siamo prefissi: raccontare una Sicilia diversa, voltare pagina rispetto a questa gestione disastrosa del centrodestra. Si tratta di un progetto che sia un investimento su una nuova classe dirigente, puntando su storie diverse, professionalità nuove, sull’esperienza delle donne e della società civile per costruire un perimetro che parta dalla sinistra avendo come baricentro il Partito Democratico e i Cinque Stelle fino ad arrivare ai moderati”. Dunque porte aperte ai centristi? E Barbagallo replica: “L’espressione centrista non mi piace, ricorda un ruolo nel calcio, parlerei più di forze popolari e democratiche che hanno fatto parte di quel campo di energia, sacrifici e libertà che si è battuto nel giorno della Resistenza”.