Sicilia seconda in Italia per numero di contagi. Due nuove zone rosse. Musumeci interviene sulle dimissioni di Razza: “Lezione di civiltà e di rispetto”.
Sono 1.123 i nuovi positivi al covid in Sicilia su 14.416 tamponi processati, con una incidenza del 7,8%. La Regione è seconda per numero di contagi giornalieri solo dietro la Lombardia. Le vittime sono state 10, per un totale di 5.172. Il numero degli attuali positivi è di 26.322, con un incremento di 564 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 549. Negli ospedali i ricoverati sono 1.438, 39 in più, e quelli nelle terapie intensive sono 176, 11 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi casi nelle province: Palermo 508, Catania 221, Messina 87, Siracusa 79, Trapani 26, Ragusa 68, Caltanissetta 96, Agrigento 14, Enna 24. Nel frattempo altre due “zone rosse” sono state istituite con propria ordinanza dal presidente della Regione, Nello Musumeci, a causa dell’aumento dei contagi. Si tratta dei Comuni di Montallegro, in provincia di Agrigento, e Longi, nel Messinese. Il provvedimento, richiesto dal commissario straordinario che amministra Montallegro e dal sindaco di Longi, ed emesso a seguito delle relazioni delle rispettive Aziende sanitarie, sarà in vigore da domani, mercoledì 21 aprile, e cesserà la sua efficacia venerdì 30 aprile. E il presidente Musumeci è intervenuto in riferimento alla cancellazione del capo d’imputazione sui dati falsi covid relativi ai decessi nell’ambito dell’inchiesta che ha provocato, tra l’altro, le dimissioni dell’assessore Razza. Musumeci ha affermato: “Per fortuna è caduto il capo di imputazione di alterazione dei dati per coloro che erano stati raggiunti da misure restrittive. Secondo i magistrati non costituisce un reato penale, almeno per i riflessi che può aver determinato nella indicazione del colore della regione. L’assessore Razza con le sue dimissioni ha dato una grande lezione di civiltà e di rispetto. Si è dimesso per aver ricevuto solo un avviso di garanzia. Se ha alterato i dati lasciamolo dire alla magistratura. Ci sono dei momenti in cui la politica deve sapere tacere. Io ho grande fiducia nella magistratura, in questa Italia dove i processi e le sentenze si fanno anche con un avviso di garanzia. Però, i fatti ci daranno ragione e ogni giorno ci stanno dando ragione. L’assessore Razza si è dimesso in una terra dove si rimane incollati alla sedia anche con un sentenza di terzo grado”.