Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo ha rinviato a giudizio il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, l’architetto Maria De Nembo, e Antonino Pace, il proprietario della villetta travolta dalle acque di un torrente esondato per le piogge il 3 novembre del 2018, quando morirono nove persone tra cui due bambini di uno e tre anni. L’imputazione è di omicidio colposo per tutti e tre. L’archiviazione “per non aver commesso il fatto” è stata disposta per il sindaco pro tempore di Casteldaccia dal 2013 al 2018 Fabio Spatafora, poi per Rosalba Buglino, Alfio Tornese e Michele Cara Pitissi, tutti e tre dell’ufficio comunale con competenze in materia di sanatoria e condono edilizio, e poi per Concetta Scurria, moglie di Pace. La casa travolta dall’acqua era abusiva e sull’immobile pendeva un provvedimento di demolizione.