Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e la pubblico ministero Elenia Manno, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a sei indagati nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto la “Omnia Academy”, un’associazione con sede a Favara che gestisce 15 centri di accoglienza fra le province di Agrigento e Caltanissetta. Si tratta di sei responsabili dell’associazione ai quali è contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in riferimento alla gestione dell’accoglienza dei migranti: Francesco Morgante, 52 anni, Anna Maria Nobile, 49 anni, Giovanni Giglia, 56 anni, Giuseppe Butticè, 57 anni, Alessandro Chianetta, 37 anni, tutti di Favara, e Massimo Accurso Tagano, 50 anni, di Agrigento. Più nel dettaglio, i sei avrebbero con frode ottenuto contributi e finanziamenti pubblici per oltre 1 milione e 300mila euro, pari alla somma delle rette giornalmente ottenute per l’accoglienza di migranti fittiziamente presenti nelle varie strutture gestite dall’associazione. Dunque le spese sarebbero state fittiziamente sostenute ed illecitamente fatturate ai danni dei vari Enti locali preposti all’erogazione dei contributi nell’ambito dei progetti “Sprar”, ossia il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Più semplicemente gli indagati avrebbero attestato e presentato la falsa presenza di richiedenti asilo ospiti nei vari centri di accoglienza gestiti dall’associazione, ottenendo quindi il rimborso per spese mai effettuate.