Ancora in peggioramento i dati sull’emergenza sanitaria in Sicilia. Istituite tre nuove zone rosse. Il consuntivo della campagna vaccinale.
Per la quinta settimana consecutiva i dati dell’emergenza sanitaria in Sicilia legata al covid sono in peggioramento. Sono 1.110 i nuovi positivi al coronavirus su 38.058 tamponi processati, con una incidenza del 3%. La Regione è terza per numero di contagi giornalieri in Italia. Le vittime sono state 20, per un totale di 5.058. Il numero degli attuali positivi è di 23.709 con un incremento di 738 rispetto al precedente report. I guariti sono 352. Negli ospedali i ricoverati sono 1.365, 45 in più, e quelli nelle terapie intensive sono 174, 3 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 500, Catania 191, Messina 121, Siracusa 162, Trapani 15, Ragusa 34, Caltanissetta 53, Agrigento 19, Enna 15. Il trend negativo è confermato anche dai dati elaborati dall’ufficio statistica del Comune di Palermo sulla base di quelli dell’ultima settimana diffusi dalla Protezione Civile. I nuovi positivi sono l’11,8% in più rispetto alla settimana precedente. E’ cresciuto il numero dei guariti di 7.371 unità, e così anche il numero della vittime, 258. Nel frattempo il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha istituito tre nuove “zone rosse” nell’Isola: Niscemi, in provincia di Caltanissetta, Ramacca e Zafferana Etnea, in provincia di Catania. L’ordinanza sarà in vigore da domani mercoledì 14 aprile e fino al 28 compreso. Il provvedimento è stato adottato su richiesta delle amministrazioni comunali interessate e sulla base delle relazioni delle Aziende sanitarie provinciali di Caltanissetta e Catania. E per quanto riguarda la campagna vaccinale, in Sicilia al momento sono state somministrate 972mila dosi, come ha reso noto lo stesso presidente Musumeci. La percentuale di popolazione che ha ricevuto la prima dose è del 7,4% rispetto alla media nazionale dell’8,7%. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è del 6,1% contro la media nazionale del 6,6%. La percentuale di popolazione anziana di età superiore a 80 anni che ha completato il ciclo vaccinale è del 35%, mentre quella che ha ricevuto una sola dose è del 16,2%. E proprio riferendosi ai ritardi nella somministrazione del vaccino agli over 80 Musumeci ha puntato il dito contro la psicosi che si è diffusa dopo la morte di cinque siciliani ai quali era stato somministrato il siero AstraZeneca. Il presidente ha affermato: “C’è un clima di paura immotivato, bisogna neutralizzarlo, Quando il generale Figliuolo è venuto in Sicilia, noi eravamo tra le prime tre regioni per numero di vaccini somministrati”.