HomeCronaca“Covid”, contagi, vaccini e variante inglese

“Covid”, contagi, vaccini e variante inglese

Ancora sopra 500 la quota dei contagi in Sicilia. Entro marzo 100mila dosi di vaccino AstraZeneca. Adesso è prevalente la variante inglese.

Aumentano le dosi di vaccino “AstraZeneca” anticovid in Sicilia: la struttura commissariale nazionale ha comunicato alla Regione che nel mese di marzo potrà aumentare la previsione di circa 100mila unità, portando complessivamente la dotazione mensile per l’isola a poco meno di 240mila possibili inoculazioni. Sono circa 235mila i siciliani che hanno prenotato l’appuntamento con il vaccino anti Covid. Il target più numeroso è quello degli over 80 (165.444). Proseguono, intanto, i lavori del dipartimento regionale di Protezione civile nei cantieri degli hub vaccinali provinciali: l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha visitato il sito che ospiterà il Centro di Siracusa. La struttura con 24 box vaccinali, che aprirà a breve, è in allestimento presso l’Urban center messo a disposizione dal Comune. Nel frattempo, calano ma rimangono ancora sopra quota 500 i nuovi positivi al covid19 in Sicilia: sono 539 su 25.171 tamponi processati. La regione è dodicesima nel contagio giornaliero in Italia. Le vittime sono state 17 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.187. Il numero degli attuali positivi è di 25.129, con decremento di 600 casi. I guariti sono 1.122. Negli ospedali i ricoverati sono 813, 36 in meno. Quelli in terapia intensiva sono 117, meno 6 sul giorno precedente. La distribuzione nelle province vede Palermo con 190 casi, Catania 150, Messina 36, Siracusa 47, Trapani 12, Ragusa 28, Caltanissetta 22, Agrigento 44, Enna 10.
Ed in Sicilia i contagi dovuti alla variante inglese del coronavirus hanno superato quelli causati dal ceppo originario, come nel resto d’Italia. Attualmente la prevalenza della mutazione britannica è pari al 55,2 %, poco sopra la media italiana del 54. E l’Isola è una delle tre regioni del Paese ad aver registrato la presenza della variante sudafricana, mentre non è ancora stata rintracciata quella brasiliana che galoppa in Italia centrale. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. In Sicilia i tamponi positivi selezionati sono stati 268. Di questi 63 sono stati sottoposti a sequenziamento del genoma, una tecnica lunga e costosa (circa 120 euro a procedura): 32 sono hanno rilevato la variante inglese (il 55,2 per cento) mentre uno solo la variante sudafricana (1,7 per cento).

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