Ancora giù la curva dei contagi in Sicilia. Musumeci proroga l’ordinanza regionale fino al 5 marzo. Riscontrata la prima variante sudafricana.
Sono 453 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 24.790 tamponi processati, con una incidenza di positivi di poco superiore all’1,8%, ancora in discesa rispetto al precedente bollettino. La regione è undicesima nel contagio giornaliero per numero di nuovi contagi. Le vittime sono state 21 e portano il totale a 4.138. Gli attualmente positivi sono 25.982, con un incremento di 211 casi. I guariti sono 221. Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che adesso sono 858, ovvero 10 in meno. E tornano a diminuire anche in terapia intensiva dove sono 133, uno in meno. La distribuzione nelle province vede Palermo con 213 casi, Catania 54, Siracusa 41, Agrigento 39, Caltanissetta 38, Messina 27, Ragusa 26, Trapani 8, Enna 7. Nel frattempo, il presidente della Regione, con propria ordinanza, ha prorogato tutti i divieti fino al 5 marzo al fine di contenere la diffusione del virus nell’isola. Il governatore ha di fatto prorogato le misure già stabilite nella precedente ordinanza del 12 febbraio che prevedono, tra l’altro, le misure di distanziamento. I titolari degli esercizi pubblici saranno quindi tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all’interno dei locali con l’affissione di un cartello all’esterno che dia questa indicazione. I centri commerciali dovranno invece dotarsi di “conta-persone”, mentre i titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l’Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l’esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico. Saranno inoltre mantenuti operativi tutti i punti di controllo e i drive-in per l’esecuzione dei tamponi rapidi riservati a quanti fanno ingresso in Sicilia. Intanto in Sicilia è stato riscontrato il primo caso di variante sudafricana del Covid nell’Isola. Il genoma è stato sequenziato su un marittimo di 32 anni di Mazara del Vallo, nel Trapanese, rientrato da un soggiorno di due mesi in Africa, dove ha lavorato su alcune piattaforme petrolifere. Il sequenziamento è stato accertato dal laboratorio di riferimento regionale del Policlinico di Palermo, diretto dal professor Francesco Vitale, che afferma: “Il sistema di tracciamento ha funzionato alla perfezione. I colleghi dell’Asp di Trapani sono stati molto bravi a capire che poteva esserci la variante sudafricana e sono intervenuti con celerità per bloccarne la diffusione. Anche la moglie è positiva ma è troppo presto per affermare se sia stata contagiata con la mutazione, in quanto non abbiamo ancora effettuato il sequenziamento”.