Un bonus da mille euro per i lavoratori autonomi senza partita Iva, non inclusi nei diversi decreti ristoro del governo. E che comprende diverse categorie di giornalisti: co.co.co. (iscritti alla gestione separata Inps), lavoratori autonomi, anche occasionali (professionisti non catalogati nei codici Ateco), senza partita Iva e infine chi collabora con testate giornalistiche la cui retribuzione avviene con cessione del diritto d’autore. Dopo un primo provvedimento di metà dicembre (1.500 euro per freelance con partita Iva, fotoreporter e videomaker organizzati in forma d’impresa), è arrivata ora la delibera della Giunta regionale della Lombardia su proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli.
“Un segnale concreto, importante, di grande vicinanza nei confronti di chi – sottolinea il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – è stato finora dimenticato dai Dl ristori del Governo: il nostro impegno a ‘non lasciare indietro nessuno’ coinvolge ora chi svolge attività di collaborazione coordinata e continuativa”. “Abbiamo incluso – dice – anche i lavoratori autonomi che percepiscono compensi in base alla ‘cessione di diritti d’autore‘ e, fra questi, i giornalisti che collaborano con quotidiani, periodici e altre testate di informazione”. “Finché persisterà l’abbinata divieto di licenziamento e ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro – spiega l’assessore Rizzoli – è ormai certo che il costo più alto della crisi economica da Covid è pagato dalle diverse categorie di lavoratori autonomi”. “Tra queste – aggiunge – soprattutto quella di chi è senza partita Iva, a cui abbiamo destinato la nostra misura aperta a fine novembre che abbiamo migliorato con il provvedimento approvato oggi”.