Slitta probabilmente a domani l’attesa ordinanza di Musumeci per regolare i rientri in Sicilia. Quasi certo il tampone rapido per tutti.
L’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, per regolare e scongiurare il flusso incontrollato dei rientri a ridosso delle feste di Natale, è stata attesa ieri. Poi, invece, l’attesa firma è slittata, probabilmente a domani, mercoledì 9 dicembre. Una novità certa sarà l’obbligo del tampone rapido per chiunque arrivi in Sicilia. I controlli saranno effettuati direttamente negli aeroporti per chi giunge in aereo, e nei vari “drive in” per chi arriverà in Sicilia con altri mezzi. Dunque, ogni passeggero che rientra in Sicilia sarà, o dovrà essere, controllato da un team di medici. Ciò sarebbe più facile negli aeroporti, ma difficile, se non impossibile, nei porti e nelle stazioni ferroviarie. Ecco perché, ancora secondo l’attesa ordinanza, in tali casi i passeggeri saranno indirizzati nei “drive in” che, in ragione di ciò, dovrebbero funzionare 24 ore su 24. I tecnici della Regione hanno compiuto un serrato monitoraggio di tutte le aree in cui avverrà il controesodo, che per chi non ha la residenza in Sicilia è possibile fino al 20 dicembre. Il timore è che almeno 60-70 mila siciliani provino a rientrare in Sicilia prima che scatti il divieto di viaggiare imposto dal Dpcm di Conte, ovvero a cavallo del fine settimana tra il 19 e il 20 dicembre. Quindi, secondo le previsioni, non si punterà sull’obbligo di quarantena, ma sui tamponi rapidi a coloro che rientrano. Nel frattempo, in Sicilia gli ultimi numeri “covid” diffusi dal ministero della Salute sono più che confortanti. I nuovi casi di contagi da coronavirus sono sotto quota mille, come non accadeva da settimane, e diminuisce anche il tasso di positività. E ricorre anche un’altra buona notizia: per la prima volta in questa seconda ondata un’intera provincia della Sicilia ha registrato zero contagi. E’ successo ad Agrigento, dove non è stato riscontrato alcun caso di positività. L’altra buona notizia è la riduzione dei ricoveri in terapia intensiva nell’Isola: meno 8.