Il Presidente del consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Civiltà, si è recato negli uffici dell’episcopio della diocesi, per portare i saluti della comunità politica agrigentina. Lo stesso Civiltà, a conclusione dell’incontro con l’arcivescovo Alessandro Damiano e il cardinale Francesco Montenegro, riferisce: “La conversazione, la “piacevole conversazione” come è stata definita da entrambe le parti, ha riguardato la particolare situazione che sta attraversando la città dei templi. Il consiglio comunale dopo la pandemia, è pronto a fare la sua parte a fianco dei più deboli, di chi è caduto in disgrazia ed è stato investito dalla crisi. La drammaticità che ha visto molte famiglie agrigentine travolte da uno stato di indigenza, accentuata dall’emergenza COVID, dovrà essere sostenuta da misure economiche volte ad alleviare le sofferenze di chi si trova in difficoltà. Il Consiglio comunale è pronto a fare la sua parte e stare accanto ai più deboli. Karol Wojtyla definiva la pratica della politica “La più alta forma di carità” (in riferimento a ogni forma di volontariato). La politica come servizio come sacrificio. Attenzione è stata data al centro storico con i suoi straordinari tesori. Il neo presidente ha auspicato per il futuro una collaborazione forte fra la Chiesa agrigentina, testimone ed interprete delle sofferenze di una comunità, e le sue istituzioni”.