L’impennata dei casi di coronavirus in Sicilia spinge il governo Musumeci a correre ai ripari, come in altre regioni italiane. Ed ecco alcune anticipazioni su quella che sarà una nuova, inevitabile stretta: Didattica a distanza dal secondo al quinto anno nei licei e nelle scuole superiori per almeno tre settimane, con uno screening di massa e tamponi per tutti; chiusura dei locali pubblici alle 23; capienza dei mezzi pubblici ridotta del 50%; coinvolgimento dell’esercito nel caso in cui fosse necessaria la costruzione di ospedali da campo. Ieri sino a tarda notte si è tenuta una Giunta per vagliare i pareri degli esperti, da cui dovrebbe scaturire una nuova ordinanza del governatore Nello Musumeci. I numeri del virus in Sicilia sono negativi e in rialzo: dai contagi ai ricoveri (inclusi quelli in terapia intensiva), passando per i decessi. In diversi Comuni, si sono registrati casi positivi a cifra tonda e sono scattate le “zone rosse”. Adesso. per evitare che il Covid prenda ancora più piede sono in arrivo misure di distanziamento sociale e anti assembramento drastiche come la chiusura dei locali pubblici alle 23 (dai ristoranti fino ai pub), il distanziamento nelle scuole superiori (attraverso la cosiddetta Dad) e il dimezzamento della capienza di bus e treni.