Ha preso il via davanti la Corte d’Assise di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara con a latere il giudice Giuseppe Miceli, il processo a carico di Vincenzo Italiano, 63enne meccanico di Ribera, accusato dell’efferato omicidio di Gaetano La Corte, 75enne affetto da disabilità psichiche, trovato morto all’interno di una comunità nel pieno centro del paese crispino nel settembre 2019.
Dopo il giuramento da parte dei giudici popolari si è aperto formalmente il dibattimento con la richiesta dei mezzi di prova delle parti. La difesa di Italiano, rappresentata dall’avvocato Calogero Lo Giudice, ha chiesto alla Corte la disposizione di una nuova perizia che possa far luce su alcuni aspetti quali la capacità di intendere e volere dell’imputato e l’effettiva capacità di poter affrontare un processo. Tutti aspetti in parte già affrontati durante l’incidente probatorio svoltosi nel luglio 2020. La parte civile, che nutre dubbi sulla effettiva incapacità di intendere e di volere testimoniata ad esempio dalla fuga dopo l’omicidio, ha chiesto comunque che la perizia sia svolta collegialmente. A questa richiesta si è associato anche il pm Gianluca Caputo che rappresenta l’accusa. La triste storia risale al settembre 2019 quando La Corte viene trovato cadavere all’interno di una comunità per disabili psichici. Il giallo si risolse in meno di ventiquattro ore quando i carabinieri della Tenenza di Ribera si misero sulle tracce di Salvatore Italiano che si era inspiegabilmente allontanato dalla struttura. Quest’ultimo confessò in seguito il delitto.