“È quanto mai doveroso dare ascolto e maggiore attenzione agli abitanti delle frazioni, non periferie come molti usano chiamarle, presenti nella cintura territoriale di Agrigento (Fontanelle, Montaperto, Giardina Gallotti, Villaseta/Monserrato, Villaggio Mose’ (Mosella compresa) Villaggio Peruzzo/San Leone, Maddalusa, Cavaleri Magazzeni e San Michele) e agire con interventi importanti a tutela degli abitanti di queste zone.” e agire con interventi importanti a tutela degli abitanti di queste zone.” Lo sostiene il deputato regionale Carmelo Pullara.
“Facendo campagna elettorale -dichiara Pullara- i candidati mi hanno rappresentato, ma anche io l’ho percepito, la necessità di queste frazioni, tra l’altro molto popolose, di avere maggiore attenzione. Ritengo che sia quanto mai doveroso dare maggiore ascolto agli abitanti di queste frazioni con interventi importanti rispetto alle criticità quotidiane avvertite. Per tale motivo io e i candidati delle nostre liste “Onda “ e “Noi” abbiamo chiesto al nostro candidato sindaco Firetto, che ha immediatamente accettato con entusiasmo, di prevedere l’assegnazione di una delega “alle frazioni della città di Agrigento” in capo ad uno degli assessori, ciò con il compito preciso di occuparsi delle problematiche afferenti le suddette frazioni affinchè non siano dimenticate dalle attività di programmazione e sviluppo del territorio del comune di Agrigento. Cosa ad oggi non avvenuta ma che può e deve essere migliorata grazie al grande lavoro, seppur tra le mille difficoltà quotidiane, di Lillo Firetto. Su questa direzione va il senso dell’apporto di nuova linfa e aggregazione nei confronti di Firetto e del suo programma che abbiamo inteso ed intendiamo dare. Infatti Il nostro appoggio non ha solo una connotazione politica, vuota e urlata, ma va ben oltre perché si basa soprattutto nel volere condividere il riuscire a dare le risposte alla città ed ai suoi abitanti. Riteniamo -conclude Pullara- che Firetto sia la persona giusta, soprattutto in questo momento storico, nel segno della continuità e di quanto lavoro efficiente finora sia stato fatto, al fine di non interrompere un lavoro virtuoso già avviato che se perso potrebbe rendere vani i sacrifici fatti fino ad ora dagli agrigentini”.