I poliziotti della squadra mobile gli hanno perquisito la casa nell’ambito della maxi operazione “Mosaico” e hanno trovato un vero e proprio arsenale oltre a 13mila euro di denaro contante con un “libro mastro” destinato a sviluppare ulteriori elementi investigativi.
Michelangelo Bellavia, 32 anni, di Favara, sfuggito all’arresto nell’inchiesta sulla faida nonostante il pentito Giuseppe Quaranta lo indichi come uno dei killer dell’agguato fallito ai danni di Carmelo Nicotra, è finito in carcere perchè durante la perquisizione, disposta inizialmente in stato di libertà, i poliziotti hanno trovato un vero e proprio arsenale: due pistole semiautomatiche, un revolver, un silenziatore e 13 mila euro in contanti.
Armi e denaro erano occultati fra il garage e l’appartamento. Al favarese, che ha nominato come difensore l’avvocato Salvatore Pennica, vengono contestate la detenzione illegale di arma e la ricettazione. Il gip Luisa Turco, al termine dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, ha disposto la custodia in carcere.