HomeCronacaPrima campanella in alcune scuole di Agrigento,massima attenzione al Covid

Prima campanella in alcune scuole di Agrigento,massima attenzione al Covid

La campanella suona oggi anche in Sicilia nelle scuole dell’Isola. Ma non per tutti. Lo slittamento, gia’ previsto nel decreto per gli istituti sede di seggi elettorali, e’ stato esteso anche alle altre scuole che lo hanno chiesto. Le lezioni che in molti istituti iniziano oggi termineranno l’8 giugno. Le sospensioni della didattica saranno dal 21 dicembre al 6 gennaio per Natale, dall’1 al 5 aprile per Pasqua.
Ad Agrigento la prima campanella è suonata al Liceo Classico Empedocle, al Liceo Scientifico Leonardo e al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane Politi. Tante le novità per gli studenti, personale scolastico e docenti che dovranno seguire le indicazioni fornite dal comitato tecnico scientifico e che lo stesso istituto ribadisce con una circolare firmata dal dirigente scolastico del liceo Classico, Marika Helga Gatto: l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali, di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria; non poter accedere o di poter permanere a scuola e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi simili influenzali, temperatura oltre 37.5°, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti; In presenza di febbre è fatto divieto assoluto a tutti di recarsi/entrare negli ambienti di lavoro e/o di iniziare qualunque attivi. Secondo le indicazioni del CTS, l’utilizzo delle mascherine sarà necessario in situazioni di movimento e in generale in tutte quelle situazioni (statiche o dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento prescritto, pertanto si ritiene che a scuola gli allievi debbano sempre indossare la mascherina tranne quando si trovino seduti al proprio banco. Sarà garantito in tutti gli ambienti di lavoro aprendo con maggiore frequenza le diverse aperture: finestre e/o porte. L’ingresso dell’aria esterna outdoor all’interno degli ambienti di lavoro favorirà una sostituzione/diluizione e, contemporaneamente, una riduzione delle concentrazioni degli inquinanti specifici (es. COV, PM10, ecc.), della CO2, degli odori, dell’umidità e del bioaerosol che può trasportare batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi (muffe); comporterà l’apertura di quelle finestre e/o porte che si affacciano sulle strade meno trafficate e durante i periodi di minore passaggio di mezzi. In generale, si eviterà di aprire le finestre e/o le porte durante le ore di punta del traffico.

L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, al Giornale di Sicilia, ha spiegato che solo 20-30% della platea di circa 20 mila persone, tra docenti e personale tecnico amministrativo, si e’ sottoposto al test sierologico, facendo emergere circa 150 casi di positivita’. Ora dovranno sottoporsi ai due tamponi previsti e naturalmente non potranno accedere al momento nelle aule. Sul fronte delle aule, il dato e’ che ne mancano 270: una parte recuperata con accordi con parrocchie e privati, ma per sopperire alle altre 120 sono diverse le soluzioni: allargare il numero degli alunni presenti con mascherina obbligatoria, doppi turni o didattica a distanza.

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