Calogero Mulè, 29 anni di Canicattì sottoposto a custodia cautelare lo scorso 5 giugno in seguito all’emissione dell’ordinanza custodiale riguardante l’operazione denominata “Casuzza”, assistito e difeso dall’avvocato Angela Porcello, ha chiesto di definire la propria posizione processuale con l’applicazione di pena e pertanto è tornato in libertà. Lo stesso infatti sottoposto alla misura degli arresti domiciliari ha chiesto di avere applicata la pena concordata, per cui il Pubblico ministero ha già espresso parere favorevole, subordinata alla sospensione condizionale della pena, per i due episodi di cessione di sostanza stupefacente, di notevole quantitativo, che gli venivano contestati. Raccolto i parere favorevole del Pm, in esito al quale verrà fissata udienza per emissione di relativa sentenza definitoria, il Gip del Tribunale di Agrigento, accogliendo l’istanza dell’avvocato Porcello, ha disposto la revoca di ogni misura cautelare, nella specie degli arresti domiciliari a cui lo stesso era sottoposto, come da ordinanza.