Non si placano le polemiche intorno allo svolgimento della festa della prima domenica di San Calogero. Lettera dell’associazione dei Portatori.
I festeggiamenti di San Calogero 2020 rimarranno impressi per molto tempo ma non perché sia avvenuto qualche miracolo! Il bagno di folla per la processione del Santo in miniatura portato su di una piccola vara fatta sfilare per le vie della città. Una processione non autorizzata dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa. Centinaia di fedeli hanno partecipato alla sfilata contro ogni divieto delle misure anti-Covid. Assembramenti, fedeli senza mascherina e le forze dell’ordine non sono riuscite a contenere l’ammasso di gente sfuggito ai controlli. Nel merito è intervenuta l’Associazione dei portatori di San Calogero dissociandosi dai comportamenti di alcuni dei componenti dell’associazione. Gli stessi hanno già presentato le dimissioni. E in una nota stampa a firma del Presidente Salvatore Pedalino, si legge: L’Associazione dei portatori di San Calogero, unitamente al direttivo ed ai numerosissimi iscritti, rappresenta, da tantissimi anni, un valido punto di riferimento sui momenti principali della festa più amata dagli agrigentini. Una antichissima festa che viene tramandata da generazione a generazione con fede e devozione alla quale gli agrigentini per la prima volta, causa Covid 19, hanno dovuto rinunciare. Ed infatti, uno dei rappresentanti dell’Associazione, ha partecipato, su delega, all’incontro con il Comitato per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal Prefetto con la unanime decisione di sospendere tutte le celebrazioni e le manifestazione della festa di San Calogero. In virtù di tali premesse, questa Associazione, intende dissociarsi pubblicamente dai fatti accaduti domenica scorsa 5 luglio allorchè alcuni tra i portatori responsabili (successivamente dimessi dalle rispettive cariche) hanno, autonomamente, preso parte al trasporto di una piccola statua del Santo, sulle spalle di alcuni bambini arrivata in Santuario. Tale comportamento, suscitato dalla fortissima attrazione verso la piccola statua, non giustifica, in alcun modo l’atto che calpesta le indicazioni ricevute durante l’incontro in Prefettura. Incontro e dialogo che l’Associazione intende mantenere con le massime istituzioni per affrontare e pianificare nei dettagli le iniziative sulla festa di San Calogero. – E conclude – L’ associazione informa, altresì, che nessuno tra i portatori iscritti e’ autorizzato ad indossare la casacca ufficiale per domenica prossima 12 luglio e/o partecipare a manifestazioni non autorizzate che violino l’inosservanza delle decisioni assunte”.