Gli abitanti del Centro Storico di Agrigento lanciano un appello al sindaco Calogero Firetto e al Prefetto Maria Rita Cocciufa a seguito dell’episodio avvenuto nella notte del 20 giugno, in Via San Girolamo, durante il quale si è assistito all’impossibilità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento di poter accedere all’interno della via San Girolamo mediante l’automezzo con cisterna grande e con scala automatizzata. “Pur trattandosi di una delle vie principali del Centro Storico, scrive la portavoce Sara Gallo, presenta nel tratto iniziale (perpendicolare alla via Matteotti) come caratteristica una sezione ridotta rispetto ad altre vie. L’intervento dei VVFF – che tutti quanti noi residenti ringraziamo immensamente per il loro operato – è stato comunque svolto in modo efficace, avendo adoperato delle scale a gancio ed avendo sfruttato il serbatoio più grande attraverso alcuni prolunghi di tubi. Ma resta il fatto che molto probabilmente lo stesso intervento avrebbe potuto essere più celere ed efficiente, proprio se i Vigili del Fuoco avessero avuto a disposizione mezzi con cestello e scala automatizzata le cui dimensioni fossero state idonee per poter effettuare l’accesso in Via San Girolamo. Pertanto, continua Gallo, vista e considerata la tragedia conseguita a questo spiacevole episodio, circa la morte dell’anziana dal cui appartamento hanno preso vita le fiamme e della sofferta attesa di una famiglia del condominio medesimo, rimasta bloccata all’interno della propria abitazione, prima di poter essere portata in salvo, comunico mediante questa lettera aperta che è stata preparata una petizione popolare con la quale gli abitanti del Centro Storico di Agrigento chiederanno al Prefetto ed anche al Sindaco di Agrigento, primo portavoce della sua città, che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento possa essere finalmente provvisto dei mezzi idonei ad facilitare gli interventi in pieno centro storico in caso di emergenza. La petizione sarà effettuata ove possibile porta per porta o davanti alcune parrocchie su apposita autorizzazione dei parroci o ancora in alcuni locali commerciali, nel pieno rispetto delle norme Covid-19.