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Proseguono i test sierologici (video)

In corso anche in Sicilia i test sierologici per il monitoraggio della circolazione del coronavirus. L’appello di Razza: “I Siciliani partecipino”.

In Sicilia così come nel resto d’Italia, è in corso l’indagine di siero-prevalenza. Perché sottoporsi al test sierologico? Perché anche se i soggetti non presentano i sintomi del Covid-19, ciò non toglie di poter aver incontrato il virus ed essere asintomatico. Ricordiamo che l’asintomatico è colui che pur avendo contratto il Coronavirus, non presenta alcun sintomo, quindi è apparentemente sano. Però può contagiare gli altri. Questo è uno dei motivi per cui vi sono ancora molti contagi. Ecco l’importanza del test sierologico: permette di rilevare se il soggetto ha sviluppato gli anticorpi in seguito ad un precedente contatto con il virus. L’iniziativa, come nelle altre regioni italiane, è in attuazione del programma del ministero della Salute, con la collaborazione della Croce rossa italiana e della Regione Siciliana attraverso le Asp. Uno screening per comprendere al meglio la circolazione del virus. L’indagine campionaria è rivolta alla popolazione di tutte le fasce d’età tra cui potrebbero emergere i cosiddetti “asintomatici”. Undicimila cittadini siciliani residenti in 120 Comuni dell’Isola – scelti secondo una campionatura casuale elaborata dall’Istat – vengono invitati, con una telefonata della Cri, a recarsi presso i punti i di prelievo più vicini, Asp o Guardie mediche. Viene così effettuato un prelievo per un test sierologico e in caso di risultato positivo per la presenza di anticorpi che rivelano un pregresso contatto col virus, si procede all’isolamento e all’immediata effettuazione del tampone. L’indagine, in collaborazione con Istat e Cri su proposta dell’Associazione italiana di epidemiologia, coinvolge anche i medici di medicina generale e i pediatri. Lo studio, infatti, punta a caratterizzare le differenze tra generi, fasce d’età e sociali per comprendere al meglio le caratteristiche epidemiologiche a seconda dei territori del Paese; servirà inoltre a individuare le coorti target di una possibile vaccinazione, ovviamente quando essa sarà disponibile. I risultati dell’indagine potranno essere utili anche alla rimodulazione delle misure di contenimento dal contagio: “E’ importante rispondere all’eventuale chiamata del personale sanitario incaricato di questa indagine – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – perché si può contribuire nel cambiare le sorti della battaglia che tutti stiamo conducendo contro il Coronavirus. Faccio appello alla sensibilità dei siciliani che in questa emergenza, sin dalle fase iniziali della crisi, hanno dimostrato di essere ancora una volta un popolo straordinario”. Un appello urgente, anche alla luce dei molti no alle chiamate della Croce Rossa in Sicilia. Sembra che si abbia paura a sottoporsi al test sierologico per non rischiare di rimanere bloccati in attesa e in quarantena.
La Sicilia, autonomamente, ha già promosso una propria campagna di test sierologici riservata a precise fasce di popolazione fra cui, ad esempio, i lavoratori della sanità, delle Forze dell’ordine, del volontariato impegnato nell’emergenza Coronavirus, personale delle case circondariali e detenuti, ai quali l’esame viene somministrato gratuitamente. Un campione di circa 150 mila soggetti. Inoltre, così come previsto dalla circolare dell’assessorato regionale alla Salute, ogni privato cittadino può autonomamente richiedere il test.

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