Ad Agrigento l’associazione ambientalista MareAmico si rammarica “perché – spiega il coordinatore Claudio Lombardo – l’impresa, incaricata dal Comune di Agrigento per pulire la spiaggia di Maddalusa, ha utilizzato una ruspa che in un paio d’ore ha distrutto le dune di sabbia, ovvero quanto la natura ha creato in almeno dieci anni e che rappresenta un ostacolo naturale all’erosione e all’avanzamento del mare. La devastazione di tali dune ha compromesso un intero ecosistema. Sono state spazzate via diverse varietà di piante, che sono l’habitat di alcuni uccelli, e vi è il concreto rischio che abbiano distrutto il nido di qualche tartaruga caretta caretta, che proprio in questo periodo deposita le uova in spiaggia. E col passaggio della ruspa, i rifiuti giacenti sulla spiaggia sono stati semplicemente nascosti sotto la sabbia, spostata dalla ruspa. Riteniamo che il Demanio Marittimo e la Capitaneria abbiano autorizzato solo la pulizia della spiaggia con un mezzo gommato e senza movimentazione delle sabbie, ed invece questi lavori, che riteniamo abusivi, hanno distrutto tutto.
E’ un danno incalcolabile”.