L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa. I dettagli.
L’Asssemblea Regionale Siciliana ha approvato, con 32 voti a favore e 24 contrari, il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa, finalizzato ad accelerare i procedimenti amministrativi e favorire il compimento di infrastrutturali urgenti. Tra l’altro, il disegno di legge introduce la regola del “silenzio assenso” per tutta una serie di richieste di autorizzazione presentate da imprese e cittadini, dal fotovoltaico agli impianti di rifiuti, riducendo i tempi di attesa per la concessione dei permessi di avvio dei lavori. Semaforo verde anche alla proposta del Governo che conferisce i pieni poteri al governatore in caso di emergenze, e non si tratta solo di terremoti e pandemie, ma anche nelle eventualità di problemi infrastrutturali, economici e ambientali. Il presidente della Regione potrà nominare dei commissari speciali che a loro volta potranno derogare anche alle norme sugli appalti e sulla tutela paesaggistica, prevedendo il dimezzamento dei tempi autorizzativi. E l’assessore regionale agli Enti Locali, Bernadette Grasso, commenta: “E’ un risultato che ci riempie di soddisfazione. Con l’emendamento del Governo Musumeci alla legge sulla burocratizzazione approvata dall’Assemblea, diamo una drastica accelerazione alle procedure per le opere strategiche in Sicilia nei momenti emergenziali o di crisi. Siamo, assieme alla Puglia, la prima Regione d’Italia a farlo. Mettiamo in campo scelte legislative innovative e concrete, così come ci chiedono i cittadini, e cogliamo un risultato su cui Forza Italia si batte da sempre: tagliare la burocrazia e fare le grandi opere. Sono felice e orgogliosa di aver dato il mio contributo.” L’approvazione dei ‘pieni poteri’ a Musumeci è stigmatizzata dall’opposizione. I deputati del Partito Democratico, Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici, commentano: “E’ una legge liberticida che assegna poteri mai visti. In nome di una emergenza autodichiarata si potrà derogare a tutte le leggi. Secondo noi neanche il governo si rende conto di cosa si sta mettendo in mano”.