L’Assemblea Regionale Siciliana approva all’unanimità la norma che prevede almeno un terzo di donne nella giunta di governo. Dettagli e interventi.
Il disegno di legge ha avuto il via libera dell’Aula. Sì all’unanimità alla norma che prevede che in Giunta regionale ogni genere deve essere rappresentato almeno da un terzo dei componenti. Per l’approvazione erano necessari 36 voti, ne sono arrivati 52, ovvero il sì di tutti i deputati presenti. L’unanimità del voto è “una dimostrazione di quanto la Commissione Statuto possa e debba essere uno strumento istituzionale super partes nel quale tutti, indistintamente, ci riconosciamo” – commenta Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars. La norma votata introduce tra l’altro le quote di genere all’interno del governo regionale, che quindi dovrà avere almeno un terzo degli assessori di uno dei due generi. Più donne in giunta quindi. Chiaramente non si potrebbe avere neanche una giunta tutta al femminile, perché dovranno esserci almeno un terzo degli uomini. La leghista Marianna Caronia ricorda “La ridotta partecipazione delle donne alla vita politica e amministrativa siciliana ha radici culturali, storiche e politiche che affondano nel tempo e che vanno recise in modo drastico. Il voto unanime è stato un bel segnale da parte dell’Assemblea Regionale”. “Questo risultato mi inorgoglisce – dichiara il presidente di Palazzo dei Normanni, Gianfranco Micciché – “Un segno di modernità che fa della Sicilia una delle regioni più avanti d’Italia”. Di fatto altrove una legge che imponga la rappresentanza di genere nelle giunte regionali non esiste ancora.