Stop al centro d’accoglienza, sì ad un ospedale nell’isola. A Lampedusa organizzato un referendum popolare. I dettagli dell’iniziativa.
Impennata del numero dei migranti pronti a salpare dalla Libia e dalla Turchia. Il parere degli esperti è che adesso che è stata superata la fase peggiore della pandemia, i viaggi potrebbero riprendere a ritmo elevato. Intanto, da
Lampedusa, la volontà di dire “Stop al centro d’accoglienza, sì ad un ospedale nell’isola”. Organizzato un referendum popolare dal Comitato spontaneo cittadino guidato dal duo Sperlazzo-Lucia. Domenica e lunedì prossimi si vota per dire basta all’hotspot e agli sbarchi. “In queste settimane – si legge in una nota – abbiamo portato avanti due rivendicazioni fondamentali per le isole Pelagie: la realizzazione di un ospedale sull’isola e il rispetto immediato dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) a Lampedusa e Linosa, la chiusura dell’hotspot e la fine dell’utilizzo di Lampedusa come piattaforma militarizzata per la gestione delle migrazioni. Abbiamo, in più di un’occasioni, chiesto alle istituzioni locali di avviare un confronto all’interno delle sedi di rappresentanza democratica locale; purtroppo però questo ci è stato più volte negato. – si legge ancora – Riteniamo sia necessario che tutta la popolazione partecipi attivamente alla vita democratica della comunità. Per questo abbiamo indetto una consultazione popolare sul tema delle migrazioni, per dare voce alla reale opinione degli abitanti di Lampedusa. Non è nostra intenzione ignorare la gravità del problema migratorio. Riteniamo però che, a partire dalla rivendicazione dei diritti e della serenità per i lampedusani, possa iniziare un percorso di messa in discussione dell’intera governance delle migrazioni: a partire dall’intervento sulle cause che spingono migliaia di persone a lasciare il proprio paese nelle condizioni a cui abbiamo assistito in questi anni, fino alla regolarizzazione dei viaggi, superando così le attuali normative nazionali ed europee, con particolare attenzione al tema dei diritti dei lavoratori, comunitari ed extracomunitari”.
Si potrà votare da lunedì 15 giugno a domenica 21 giugno in piazza delle Libertà dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 18 alle 20. Si voterà in maniera anonima, a partire dai 16 anni.