Guido Bertolaso coordina il Protocollo di sicurezza in Sicilia. L’incarico costa 1 euro e lui alloggia nella sua barca. Conferenza a Palermo con Musumeci e alcuni assessori.
L’ex capo della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, 70 anni di età, è in Sicilia a Palermo. A palazzo d’Orleans ha partecipato ad una conferenza sull’emergenza coronavirus e la fase 2. E si è seduto accanto al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, al Turismo, Manlio Messina, ed alle Attività produttive, Mimmo Turano. Hanno presentato il Protocollo di sicurezza sanitario. E il coordinatore di tale progetto è Guido Bertolaso. E quanto costa ai contribuenti siciliani l’incarico a Bertolaso? Risponde Musumeci: “Costa 1 euro. E per non aggravare la Regione di spese, Guido Bertolaso utilizza la sua barca come alloggio”. Il compito del medico chirurgo originario di Roma, che ha contratto il coronavirus e poi è guarito all’ospedale “San Raffaele” a Milano, è coordinare il progetto relativo al Protocollo e monitorarne l’attuazione durante ciò che Musumeci ha definito “la fase 2 e mezzo, ovvero – ha aggiunto – una fase in cui dobbiamo e vogliamo coniugare prudenza e rilancio”. E alla domanda come sarà l’estate siciliana dopo l’emergenza covid, il presidente della Regione ha risposto: “Riapriamo senza dover pensare al peggio, ma siamo pronti a intervenire se il peggio dovesse presentarsi. Riteniamo che il turista debba venire in Sicilia nella consapevolezza di essere accompagnato da un soggetto invisibile, assolutamente discreto, ossia l’app “Sicilia sicura”. Il turista deve essere libero di muoversi senza rendere conto a nessuno. Ma in caso di necessità sa che esiste un sistema sanitario pronto a intervenire. Per questo abbiamo pensato all’app “Sicilia sicura” e al potenziamento dei presidi sanitari assumendo altri medici”. Guido Bertolaso conferma che l’estate in Sicilia molto probabilmente trascorrerà serena ma avverte: “Sì, penso che questi mesi estivi saranno tranquilli, ma temo che i problemi di carattere sanitario potrebbero esserci di nuovo in autunno. Qui si sta facendo tutto il possibile per accogliere nel modo migliore chi vorrà venire. Quello che offre questa terra non si trova da nessuna parte del mondo”. E l’assessore Razza, in riferimento a come funziona l’app “Sicilia Sicura”, ha spiegato: “Il Protocollo prevede l’attivazione da domani, venerdì 5 giugno, del sito internet siciliasicura.com, al quale è collegato una app che sarà presente anche sugli store. L’applicazione consentirà a ogni cittadino che arriva in Sicilia di compilare un modulo in cui scriverà anche quando intende arrivare in Sicilia. Il giorno prima del suo arrivo, dal sito sarà possibile inviare l’invito a collegarsi alla app, in modo che si possano fornire le informazioni sulle proprie condizioni di salute. Poi la app invia un messaggio giornaliero che offrirà la possibilità a chi lo ritiene di segnalare il proprio stato di salute e un eventuale malessere”. Quarantena? Sanzioni? Risponde Musumeci: “Nessuna quarantena né alcuna sanzione in caso di mancata registrazione sul sito siciliasicura.com. Siamo certi che il turista per primo avrà interesse a usare gli strumenti che gli mettiamo a disposizione solo per il periodo della sua vacanza, per rispetto dei siciliani”.