Ad Agrigento l’amministrazione comunale, dopo cinque anni di legislatura, dal 2015 al 2020, non ha ancora mantenuto la promessa elettorale di garantire la funzionalità del rifugio per i cani randagi in contrada Consolida. I tre assessori con la delega al randagismo, che si sono susseguiti nel corso del tempo, hanno tutti e tre promesso tale traguardo di civiltà ma hanno fallito tutti e tre. Il Comune paga una ingente quota annuale per il ricovero dei randagi al canile di Siculiana. Nel frattempo il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provincia dovrebbe provvedere costantemente alle sterilizzazioni per evitare il prolificare incontrollato. Il livello di qualità della vita ad Agrigento è pregiudicato anche da tale fattore. In alcuni sporadici casi, davvero pochissimi, i cani randagi sono aggressivi. Da ultimo un agente della Polizia penitenziaria, libero dal servizio, è stato costretto a ricorrere alle cure della Guardia medica di San Leone perché inseguito e morso ad una gamba da un cane nei pressi del Villaggio Peruzzo. E alcuni giorni addietro lo stesso è accaduto ad una donna a San Leone. Occorre maggiore assunzione di responsabilità da parte dell’Ufficio randagismo del Comune di Agrigento, da parte dell’assessore competente, da parte dell’Azienda sanitaria. Più volte abbiamo invocato ciò. Speriamo di averne riscontro al più presto.