Alcuni lampedusani sarebbero stanchi dei continui sbarchi di migranti. E lo hanno dimostrato in maniera decisamente eclatante. Infatti, ignoti hanno imballato con sacchi, ricoprendola con nastro adesivo, la Porta d’Europa, il simbolo dell’isola dedicato alla memoria dei migranti che hanno perso la vita in mare. E’ un messaggio che sembra non avere altre possibili interpretazioni: chiudere fisicamente la Porta per simboleggiare lo stop all’immigrazione irregolare. Nel corso delle ultime settimane, tensioni si sono registrate tra i lampedusani che invocano la chiusura dell’hotspot di contrada Imbriacola e hanno avviato una raccolta firme per i Governi Conte e Musumeci affinché le loro richieste siano accolte.
E riguardo l’accaduto interviene anche il Sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello:
“È un’azione meschina che fa male all’immagine di Lampedusa- dichiara- e soprattutto fa male ai lampedusani: ho immediatamente sporto denuncia alle Autorità competenti, mi auguro che i responsabili vengano individuati. Lo Stato deve riaffermare la sua presenza sull’isola e lo deve fare anche attraverso azioni concrete di sostegno ad una comunità che continua a ‘tenere aperta’ quella porta in nome del rispetto dei diritti umani, nonostante enormi sacrifici e nonostante qualcuno abbia intenzione di chiuderla”.
“La Porta d’Europa è uno dei simboli della nostra isola e della nostra comunità, è un’opera conosciuta a livello internazionale e vederla sfregiata in modo così volgare è una ferita che fa male e che ci preoccupa. Lampedusa – continua Martello – si è sempre sobbarcata il peso di un’accoglienza che ha urgente bisogno di regole certe e condivise, e continua a farlo nonostante l’emergenza Coronavirus che sta determinando una crisi economica e sociale che sull’isola non ha precedenti e che rischia di essere terreno fertile per chi vuole sobillare tensioni, divisioni e pericolosi atti di ribellione nei confronti delle Istituzioni. Faccio dunque appello al Governo nazionale, alla Comunità Europea ed a quanti hanno a cuore i valori della pace e dei diritti umani – conclude il sindaco – affinché a Lampedusa si intervenga al più presto con azioni di concreta solidarietà e sostengo alla comunità locale, prima che un’ondata di odio sociale travolga tutto”.
Dopo la denuncia del sindaco Martello e l’intervento della Polizia Municipale, la Porta d’Europa è stata “liberata” dagli involucri che erano stati messi durante la notte ed è tornata ad essere il “simbolo di Lampedusa”.