Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha ordinato al Comune di Palma di Montechiaro di rideterminare nella misura del 20% il ristoro previsto ai legittimi proprietari per le particelle di terreno utilizzate per finalità di edilizia residenziale pubblica ed a liquidare le relative somme, entro il termine di 60 giorni dalla loro comunicazione. Con due procedure avviate nel 1998 e nel 2000, il Comune palmese avviò l’espropriazione di taluni terreni di proprietà di alcuni privati, parte dei quali destinati per la realizzazione di “un programma costruttivo di n. 25 alloggi, centro sociale e urbanizzazione nell’ambito del contratto di quartiere per la riqualificazione dell’area urbana Calvario Pizzillo”. Con lo stesso provvedimento, inoltre, il C.G.A. ha nominato, quale Commissario ad
Acta, il Dirigente generale dell’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica per l’esecuzione dei due giudicati nell’ipotesi di ulteriore inerzia da parte dell’Amministrazione Comunale, a sua volta condannata, per entrambi i giudizi, al pagamento delle spese processuali, liquidate in complessivi 3.000,00 euro.
Una vicenda che si è trascinata per anni tra sentenze e ricorsi, culminata nei giorni scorsi con la sentenza favorevole ai cittadini palmesi, assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza.