HomeCronacaMaxi rissa nel fine settimana a Licata.

Maxi rissa nel fine settimana a Licata.

Un uomo e due donne sono stati arrestati,  due ragazze invece sono state denunciate. I poliziotti del Commissariato di Licata hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato, per rissa aggravata e lesioni personali, di un pregiudicato 58enne licatese, di una 48enne pregiudicata licatese, e di un’altra pregiudicata licatese di 33 anni.  per le medesime ipotesi di reato, invece, denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di due minorenni, entrambe nate a Licata.
Gli agenti, appreso dalla sala operativa che vi era in corso una rissa con il coinvolgimento di numerose persone, sono intervenute in zona Porto, e lungo il tragitto hanno notato un folto gruppo di persone che, senza intromettersi, ha assistito ad una rissa, in cui erano coinvolte cinque persone.

Nell’immediatezza hanno tentato di placare gli animi dei partecipanti che, esacerbati, nonostante la presenza della polizia, hanno continuato ad insultarsi e a minacciarsi reciprocamente, e con veemenza avrebbero brandito violentemente degli oggetti contundenti.
Dopo non poche difficoltà, legate anche alla presenza di numerose persone, i poliziotti sono riusciti tuttavia a riportare la calma.
A causa delle ferite e lesioni riportate dalla scambio vicendevole di percosse, è intervenuto il personale sanitario del 118 che, ha provveduto alle prime cure del caso, ed ha trasportato i feriti al presidio ospedaliero “San Giacomo d’Altopasso” di Licata.

Data la gravità delle condotte messe in atto, considerata la scarsa attenzione alle prescrizioni riguardanti il rischio epidemiologico da Covid-19 ed attesa l’attuale pericolosità sociale dei protagonisti, desunta anche dai pregiudizi penali a loro carico, gli agenti del Commissariato hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato dei tre maggiorenni e denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo le minori.
Gli arrestati, su disposizione della competente Autorità giudiziaria sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, dove dovranno permanere in regime degli arresti domiciliari

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