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Nuovo look per il Giardino Botanico di Agrigento: già Luogo del Cuore del FAI diverrà Polo espositivo.

Il Giardino Botanico, di proprietà del Libero Consorzio Comunale di Agrigento,  si candida a divenire polo espositivo artistico e culturale.

Le suggestive grotte calcarenitiche, infatti, verranno riqualificate per diventare “gallerie espositive”.

Dunque, non solo un museo a cielo aperto,  che mantiene una collezione ben documentata di piante, di essenze arboree e di conservazione della flora, ma anche nuovo e prestigioso luogo multidisciplinare di incontro e scambio culturale, per un pubblico sempre più vario ed inclusivo, alle porte del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.

Un sogno che diventa realtà grazie al lavoro di un gruppo di progettazione   del Settore Tecnico dell’ex Provincia, formato dal progettista, ing. Michelangelo Di  Carlo, dal Geologo, dott. Roberto Bonfiglio e dal coordinatore  per la sicurezza, geom. Giuseppe Bonfiglio.

Il progetto, già finanziato dalla Regione Siciliana, è finalizzo alla esecuzione dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della parte Nord del Giardino Botanico e per l’acquisto di attrezzature per la fruizione e la realizzazione di mostre ed eventi.

L’area interessata dall’intervento ricade nella zona centro nord del Giardino Botanico, esattamente nella suggestiva cava a monte del sito. L’area risulta essere una vecchia cava di circa 1200,00 metri quadrati, dalla quale si accede a tre grotte.  Per la bellezza naturalistica del sito, il Giardino  è stato  tra i luoghi più votati in Sicilia nel 2016, in occasione del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal Fondo Ambiente Italiano (FAI).

Il Giardino, infatti, si è classificato al primo posto in provincia di Agrigento e all’ottavo in Sicilia.  Nella classifica il Giardino Botanico si è posizionato al primo posto in provincia di Agrigento, con 3911 voti (superando siti come la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi) e ottavo in Sicilia.

Un successo che  premia il lavoro svolto nel corso del tempo, dall’ex provincia per la tutela, salvaguardia e valorizzazione di un bene di grande valenza naturalistica, nel cuore della Valle dei Templi.

Nell’area, inoltre, in occasione del Raduno interregionale Sud dei Bersaglieri, che si è svolto nell’ottobre del 2019,  è stato inaugurato un monumento al Bersagliere alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia e dei vertici  dell’Associazione Nazionale Bersaglieri d’Italia.

I settantamila metri quadrati di verde, incastonati nel cuore della Valle dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell’antica Akragas e del Parco archeologico, sono stati aperti anche in occasione della kermesse regionale “Le Vie dei tesori”.

Con il progetto dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della zona si intende, così, di  poter fruire dei luoghi per la realizzazione di eventi.

Con il progetto dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della zona, la suggestiva grotta, che ha sempre catturato l’interesse dei turisti e delle numerose scolaresche in visita al Giardino, diventerà una “Galleria espositiva” dove poter realizzare eventi culturali ed artistici.

Grotta

La Grotta sarà interessata da lavori di pulizia e consolidamento delle pareti interne, la pavimentazione a base cocciopesto e  la realizzazione di impianto d’illuminazione a LED da porre a pavimento senza, si sottolinea,  esecuzione di tracce.

Verrà, infine, ripristina la pavimentazioni del Belvedere, dei percorsi di accesso alla cava e della stessa cava e  ricostruiti i muri di tompagno di accesso alle grotte.

Ma, soprattutto, il  Giardino sarà finalmente inclusivo; sono previste, infatti, pedane per disabili per l’accesso.

L’intervento impreziosirà il già importante patrimonio monumentale, paesaggistico e storico – documentale dell’Ecomuseo dell’ex Provincia e contribuirà alla diffusione di una nuova cultura ambientale, più attenta e rispettosa degli equilibri indispensabili alla vita.

Fu l’ex Provincia di Agrigento, proprietaria di questa vasta estensione di terreno, a iniziare la bonifica dell’area con lo scopo di realizzare, in collaborazione con l’Università di Palermo, un luogo capace di custodire, recuperandolo o integrandolo, il patrimonio vegetale che ricopriva. nel Giardino Botanico sono presenti circa ventimila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse, espressioni tipiche della macchia mediterranea.

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