Ci hanno trovato di tutto: rottami ferrosi e non, plastica da trattare, plastiche imballate e vetro. A scoprire l’illecita gestione dei rifiuti a Ravanusa sono stati i carabinieri del nucleo operativo ecologico (Noe) di Palermo, assieme ai militari della stazione cittadina.
Le due aree esterne di una società che si occupa di messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi, una di 500 mq e una di mille, sono state poste sotto sequestro mentre il legale rappresentante dell’impresa è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Per lui l’ipotesi di reato è gestione illecita di rifiuti.
I carabinieri – secondo quanto ufficialmente ricostruito – avrebbero riscontrato difformità alle prescrizioni tecniche contenute negli atti autorizzativi rilasciati dagli enti preposti regionali e provinciali.
Il controllo, con sequestro e denuncia, è avvenuto durante i servizi di controllo alle attività produttive, industriali e commerciali in merito alle misure di sicurezza imposte dal Dpcm 26 aprile 2020 ma la notizia è stata resa nota solo ora. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 200.000 euro.