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“Fase 2” e irresponsabilità

La “fase 2” non è il superamento dell’emergenza coronavirus. Tanti comportamenti irresponsabili rischiano di vanificare due mesi di sacrifici. Il servizio di Luisa Miccichè.

Troppi assembramenti e in troppi senza mascherina. E’ appena iniziata una sfida ancora più difficile che si vincerà solo se saremo prudenti e rigorosi nel mantenere le distanze. E’ stato previsto che, con le concessioni della “fase 2”, vi sarebbero stati segnali di entusiasmo, o meglio di irresponsabilità, da contenere. I gruppi non sono consentiti, e sono sanzionati con multe anche fino a 400 euro. L’attività motoria si può fare solo singolarmente e a distanza dagli altri. Invece assistiamo a gente assembrata che fa la borsetta in coppia in pieno centro, in mezzo agli altri che ti passano accanto che corrono sudati. Abbiamo trascorso due mesi osservando il sacrificio dei medici e il dolore delle persone che hanno perso un familiare. Tante persone necessitano di riprendere il lavoro. Vogliamo vanificare gli sforzi che abbiamo fatto? Vogliamo far finta che non sia accaduto nulla in questi due mesi terribili? Non lasciatevi tentare dal trasgredire perché altrimenti rientriamo in pieno nella fase 1 con quelle situazioni devastanti, dolorose e terribili che abbiamo vissuto. Sarebbe opportuno, soprattutto da parte della Polizia Locale, intensificare i controlli, con relative multe, nei luoghi di maggiore assembramento stagionale, quindi, ad esempio, San Leone, il lungomare e dintorni. Si rivelerebbe inoltre utile che il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, imponga, con propria ordinanza a tempo determinato, l’obbligo di indossare la mascherina, sempre e in ogni caso, e non solo quando si entra nei locali.

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