I casi coronavirus in Sicilia. Delusione di Musumeci e dell’assessore Turano sull’ultimo decreto Conte. E il presidente della Regione gli scrive una lettera.
I casi di contagiati da coronavirus in Sicilia sono 3.120. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 73.008. Sono risultate positive 3.120 persone. E attualmente sono ancora contagiate 2.143. 745 sono guarite e 232 decedute. Degli attuali 2.143 positivi, 462 pazienti sono ricoverati, di cui 34 in terapia intensiva, e 1.681 sono in isolamento domiciliare.
Ecco la distribuzione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 69, Caltanisetta 125, Catania 670, Enna 295, Messina 373, Palermo 352, Ragusa 54, Siracusa 111, Trapani 94.
Nel frattempo, il presidente della Regione, Nello Musumeci, avverte la pressione soprattutto da parte delle attività produttive dell’isola, e anima speranza nel rientro alla normalità, dopo l’emergenza pandemia, ponendo una condizione. E le sue parole sono: “Se arriviamo entro il mese di maggio a zero contagi, noi chiederemo al governo nazionale di riaprire la Sicilia. Da noi vi è un contenuto numero dei contagi al confronto con altre aree del Paese. E allora vogliamo capitalizzare questo risultato, frutto di un gioco di squadra e di una programmazione sana e improntata sulla chiusura. Pensiamo che la Sicilia possa giocarsi una bella partita nel settore del turismo: questo tasso assolutamente basso del contagio può consentire una certa sicurezza almeno per un turismo locale che muove comunque alcuni milioni di persone. Stiamo consentendo agli stabilimenti di fare la manutenzione e regaliamo alcune notti in albergo e visite guidate”. Poi, in riferimento al decreto Conte dello scorso 26 aprile sulla cosiddetta “fase 2”, Musumeci non nasconde delusione, e afferma: “Noi governatori ci aspettavamo un quadro di misure generali all’interno del quale ognuno potesse adottare delle iniziative specifiche in base alle diversità, soprattutto del quadro epidemiologico oltre che delle esigenze economiche e produttive, di ogni singola Regione”. Ecco perché il presidente della Regione ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte, come rivelato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, che aggiunge: “Il nuovo Decreto del presidente del Consiglio è stato per tutti una doccia fredda, in particolare per le categorie produttive siciliane che non saranno in grado di resistere a un prolungamento del lockdown. La situazione è insostenibile. Ho chiesto alle associazioni in tempi strettissimi un documento che indichi non solo le criticità dell’ultimo decreto Conte ma anche dei percorsi possibili di ripartenza ispirati al principio della gradualità e del recepimento delle fondamentali misure di sicurezza e di distanziamento sociale. Il documento sarà poi consegnato a Musumeci”.