Sono 32 i migranti approdati nella notte tra sabato e domenica a Lampedusa. L’Hotspot dell’isola risulta aver già raggiunto la massima capienza, a causa delle persone arrivate nei giorni precedenti e poste in quarantena per l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus. Per questo motivo i 32 migranti, dopo aver ricevuto assistenza da parte del personale sanitario e delle forze dell’ordine presso il Molo Favarolo, sono stati trasferiti a Porto Empedocle, dove sono giunti nella giornata di ieri.
In proposito l’appello del sindaco di Lampedusa, Totò Martello, che si esprime così: “Lampedusa vive due emergenze insieme, quella del Coronavirus e quella dei migranti. Per quanto tempo ancora dobbiamo essere abbandonati dal governo?“. “Le navi per accogliere i migranti sono altrove, ma non dove davvero servono: qui ci sono anche sbarchi autonomi, i migranti arrivano direttamente coi barchini come è successo stanotte -riferendosi a domenica – che ne sono arrivati 32, eppure non c’è una nave di assistenza ormeggiata di fronte al nostro porto, così come chiediamo dall’inizio dell’emergenza Coronavirus. A Palermo – aggiunge Martello – dove i migranti di certo non arrivano autonomamente, c’è una nave di fronte al porto”. “Qualcuno mi spieghi perché ci si ostina a non voler assegnare una ‘nave dell’accoglienza’ a Lampedusa, che è il punto del Mediterraneo nel quale ce ne è più bisogno”. “In questo momento il nostro HotSpot è pieno – continua Martello – abbiamo il dovere di attenerci a regole sanitarie che i cittadini di Lampedusa rispettano e che devono valere anche per i migranti”. “Serve una nave, e fino a quando non ci verrà assegnata servono almeno motovedette della Capitaneria allertate per il trasferimento immediato in altre località. Qui a Lampedusa non c’è più spazio – conclude Martello – e non ci sono altre possibilità se non quella della nave dell’accoglienza, o dei trasferimenti immediati”.