Con ricorso proposto dinanzi al TAR Catania, la Farmacia B. (è l’iniziale del nome), operante nel centro di Ragusa, impugnava la delibera consiliare con cui il Comune di Ragusa aveva elaborato una nuova pianificazione del servizio farmaceutico, istituendo 5 nuove unità.
Il TAR Sicilia, sede di Catania, accoglieva il predetto ricorso, per l’effetto annullando il provvedimento impugnato.
I titolari la farmacia P., istituita proprio a seguito di tale delibera consiliare del Comune di Ragusa annullata, impugnavano la predetta sentenza con un ricorso in appello proposto dinanzi al CGA e mezzo degli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Massimiliano Valenza.
In particolare, i legali censuravano la sentenza impugnata nella parte in cui il tar non aveva dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla farmacia B., atteso che non erano stati impugnati nei termini di legge tutti i decreti regionali afferenti le varie fasi della procedura concorsuale sfociata nella assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche, e che costituivano atti presupposti rispetto al provvedimento di pianificazione impugnato.
Inoltre, l’appello proposto dagli avv.ti Rubino, Impiduglia e Valenza metteva in luce la carenza di un interesse concreto ed attuale in capo alla Farmacia B. alla proposizione del ricorso di primo grado, considerato che il nuovo atto di pianificazione approvato dal Comune di Ragusa lasciava sostanzialmente intatto il bacino di utenza, pertanto non incidendo sulla redditività effettiva della farmacia ricorrente.
Inoltre, i legali chiarivano che il Piano di allocazione delle sedi farmaceutiche era stato elaborato tenendo adeguatamente in considerazione tutti i previsti parametri, ossia popolazione residente, sedi già persistenti, valutazione del territorio ivi compresa la zona di espansione, ragion per cui esso doveva considerarsi legittimo in quanto fondato su un’adeguata istruttoria con riferimento a tutte le altre sedi farmaceutiche istituite ex novo.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione siciliana, accogliendo il ricorso in appello proposto dai legali Rubino, Impiduglia e Valenza ha pertanto annullato la sentenza del TAR Sicilia, sede di Catania, ed ha confermato la legittimità dell’atto di pianificazione adottato dal Comune di Ragusa chiarendo che l’istruttoria effettuata dal Comune di Ragusa era da considerarsi completa.
Il CGA, inoltre, ha anche accertato che il predetto atto di pianificazione ha contemperato in maniera ragionevole gli interessi sia degli utenti/fruitori, sia della tutela dei farmacisti titolari delle farmacie, assicurando a ciascuna sede farmaceutica un bacino di utenza idoneo ad assicurarne la redditività.