In riferimento all’obbligo di comunicazione e di quarantena volontaria per coloro che sono rientrati in Sicilia dal nord Italia dallo scorso 25 febbraio in poi (ad oggi risultano già 7mila comunicazioni), è da sottolineare come meritorio, da assumere come esempio, l’auto-isolamento di tre medici in servizio all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento i quali, pur provenendo da zone non a rischio, come località sciistiche del Trentino, hanno informato e concordato con la direzione sanitaria l’osservanza della quarantena in adempimento al decreto Conte e all’ordinanza Musumeci.