HomeCronaca“Spartacus”, tutti da condannare (video)

“Spartacus”, tutti da condannare (video)

Il presunto sperpero di 36 milioni di euro per la formazione in Sicilia col progetto “Spartacus”. La Procura della Corte dei Conti invoca il ribaltamento della sentenza di primo grado.


Lo scorso 24 marzo, la Corte dei Conti ha condannato ad un risarcimento da 2 milioni e 100mila euro, circa 700mila euro ciascuno, l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, l’ex assessore al Lavoro, Esterina Bonafede, e l’ex dirigente del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello. Oggetto della sentenza dei giudici contabili è stato il progetto cosiddetto “Spartacus”, costato 36 milioni di euro, e che nel 2013 sarebbe stato affidato all’ente di formazione Ciapi di Palermo senza gara: “Tè, ciapa!”. Secondo la Corte dei Conti, tale progetto di formazione, diretto agli ex 1.760 sportellisti multifunzionali da formare come esperti nelle politiche del lavoro, sarebbe dovuto costare appena un terzo dei 36 milioni di euro. Magistrati contabili e Guardia di Finanza hanno puntato il dito anche contro corsi “fantasma” e di auto-aggiornamento a domicilio. La Procura regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio per danno all’Erario l’intera ex giunta regionale presieduta da Rosario Crocetta e gli ex dirigenti del Ciapi, poi assolti. Ecco perché adesso, dopo la prima sentenza in parte assolutoria, la Procura regionale della Corte dei Conti ha impugnato il verdetto di primo grado. Secondo il procuratore Gianluca Albo, il danno all’Erario provocato dalla gestione del progetto “Spartacus” è più grave di quanto quantificato dai giudici di primo grado. E, inoltre, non sono obbligati a pagarlo solo Crocetta, Bonafede e Corsello, ma anche gli assessori regionali assolti nel primo giudizio, ovvero Nino Bartolotta, Luca Bianchi, Lucia Borsellino, Dario Cartabellotta, Mariella Lo Bello, Nicolò Marino, Nelli Scilabra, Michela Stancheris, Patrizia Valenti e Linda Vancheri. E poi anche Egidio Ortisi, ex rappresentante legale del Ciapi di Priolo, e l’ex direttrice Luciana Rallo. Ancora secondo il procuratore Albo, l’intera giunta regionale in carica nel 2013 “ha consapevolezza e avalla tutte le modalità improvvisate e illecite della gestione dell’ingente affidamento diretto del progetto al Ciapi. E tale avallo, con formale delibera di giunta, è un impulso determinante alla mala gestione che brucerà frettolosamente circa 36 milioni di euro”. Ecco perché la Procura ha chiesto di condannare Crocetta, Bonafede e Corsello a pagare 7 milioni e 300mila euro ciascuno. E gli altri, 790mila euro a testa.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it

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