HomeCronacaMontante, "un ricattatore seriale" (video)

Montante, “un ricattatore seriale” (video)

Dopo i 14 anni di reclusione inflitti lo scorso 10 maggio, la giudice Graziella Luparello deposita le motivazioni della sentenza di condanna a carico di Antonello Montante.


Antonello Montante è imputato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e di accesso abusivo a sistema informatico. Lo scorso 23 aprile, la Procura della Repubblica di Caltanissetta, tramite il procuratore Amedeo Bertone e i pubblici ministeri Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, ha invocato la condanna dell’ex presidente di ConfIndustria Sicilia a 10 anni e 6 mesi di carcere. Lo scorso 10 maggio, la giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Graziella Luparello, a conclusione del giudizio abbreviato, e dopo tre ore di camera di consiglio, gli ha inflitto 14 anni di reclusione. Adesso la stessa giudice Graziella Luparello ha depositato le motivazioni alla sentenza di condanna, e, tra l’altro, ha scritto: “Antonello Montante è stato il motore immobile di un meccanismo perverso di conquista e gestione occulta del potere che, sotto le insegne di un’antimafia iconografica, ha sostanzialmente occupato, mediante la corruzione sistematica e le raffinate operazioni di dossieraggio, molte istituzioni regionali e nazionali”. E poi, “Montante aveva dato vita a un fenomeno che può definirsi plasticamente non già quale mafia bianca ma mafia trasparente, apparentemente priva di consistenza tattile e visiva e perciò in grado di infiltrarsi eludendo la resistenza delle misure comuni”. E poi, “Il quadro che se ne ricava, in verità abbastanza desolante, è quello di un uomo, Montante, che di mestiere faceva il ricattatore seriale, non potendo attribuirsi altro significato, anche alla luce dell’esperienza riferita da Alfonso Cicero sul tentativo di violenza privata in suo danno, alla raccolta incessante di dati riservati, documenti e registrazioni di conversazioni”. E poi, “Montante aveva compiti di direzione, promozione e organizzazione di un sodalizio di cui hanno fatto parte ufficiali di Polizia, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Non può non esprimersi un giudizio assai severo sul particolare allarme sociale provocato dal sodalizio, e ciò in ragione della finalità delittuosa ad ampio spettro perseguita: eliminare il dissenso con il ricorso all’uso obliquo dei poteri accettativi e repressivi statuali, sabotare le indagini che riguardavano gli associati, praticare la raccolta abusiva di dati personali riservati, e corrompere in maniera sistematica i pubblici ufficiali”. Ed infatti, la giudice Luparello lo scorso 10 maggio non ha condannato solo Antonello Montante, ma anche i co-imputati in abbreviato per, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, ed al favoreggiamento. Il colonnello Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, a 3 anni. Poi il sostituto commissario Marco De Angelis a 4 anni. Poi il capo della security di ConfIndustria Diego Di Simone a 6 anni. Poi il questore Andrea Grassi è stato assolto in parte da alcune imputazioni ed è stato condannato ad 1 anno e 4 mesi, meno dei 2 anni e 8 mesi proposti dagli inquirenti. Nella relazione conclusiva di indagine della Commissione regionale antimafia, presieduta da Claudio Fava, sul “sistema Montante”, in estrema sintesi, si legge: “E’ stato un governo parallelo che per anni ha occupato militarmente le istituzioni regionali, anche in nome dell’antimafia”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it