Lo scontro tra Governo Musumeci e Assemblea sul disastro finanziario alla Regione: l’intervento dell’assessore all’Economia, Armao, in Commissione Bilancio.
Alla Regione è crisi finanziaria, la spesa è bloccata, e tra Assemblea Regionale e Governo Musumeci è scontro su trasparenza e responsabilità perché il Governo – come ha rimproverato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – non avrebbe tempestivamente informato i deputati sul disastro incombente e sul perché. L’assessore regionale all’Economia, e vice presidente della Regione, Gaetano Armao, strattonato da una parte all’altra, si riannoda la cravatta e interviene nel merito della contesa. Armao ammette: “Sì, la Regione è in difficoltà”. Poi precisa: “Ma non perché il governo Musumeci abbia male gestito”. E poi spiega: “Al contrario: in 20 mesi il deficit complessivo maturato in 30 anni è stato già diminuito di oltre il 10%. E a proposito della trasparenza, non è vero che il Governo abbia tenuto l’Assemblea all’oscuro della difficile situazione finanziaria. La Corte dei Conti ha chiesto un approfondimento sui bilanci di ben 30 anni solo dopo l’ultima seduta della commissione Bilancio dell’Assemblea. E l’accertamento è stato condotto in pieno agosto quando l’Assemblea è stata chiusa per ferie. Glielo abbiamo comunicato con una nota il primo giorno al rientro dalle ferie, esattamente il 9 settembre”. L’assessore Gaetano Armao si è presentato in Commissione Bilancio, con una relazione di 11 pagine, e alla domanda sulla causa del deficit ha risposto: “La causa del maggiore disavanzo risale soprattutto a due operazioni nel 2004 e nel 2009 che hanno accertato crediti della Regione Sicilia verso lo Stato per quasi 1 miliardo di euro, e poi tali crediti, iscritti a bilancio come entrate, si sono rivelati inesistenti”. Poi Armao si sofferma e vanta il merito dell’operazione “Verità” sulla cassa della Regione intrapresa dal governo in carica, e arringa così: “Quello svolto è stato un lavoro molto complesso e senza precedenti, ed ha riguardato oltre 64 mila capitoli in uscita e 14 mila in entrata, per circa 30 esercizi finanziari, coinvolgendo l’intera amministrazione finanziaria regionale e partendo da un maggior disavanzo ulteriore di 2,7 miliardi. Purtroppo adesso il maggior disavanzo nascosto sotto il tappeto lo si deve pagare con i bilanci correnti”. L’assessore all’Economia ha infine salutato i componenti della Commissione Bilancio a Sala d’Ercole rassicurandoli che entro la conclusione della legislatura, nell’autunno del 2022, saranno riallineati in positivo i conti della Regione.