I deputati agrigentini del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, Giovanni Di Caro, Filippo Perconti, Michele Sodano, Rosalba Cimino e Rino Marinello, intervengono nel merito della forma di gestione delle reti idriche e fognarie nella provincia di Agrigento, e affermano: “Venerdì prossimo l’Ati, l’assemblea dei sindaci agrigentini, dovrebbe riunirsi per scegliere la forma di gestione. Siamo del tutto contrari ad una nuova società per azioni, perché non può esserci gestione pubblica con la società per azioni. Le azioni di proprietà dei Comuni possono essere cedute, un domani, previo cambio statutario della Spa. E con la Spa, indipendentemente se i capitali sono pubblici o meno, i cittadini perdono il controllo sulla gestione. Scegliere la società per azioni sarebbe una vergogna dopo l’esperienza Girgenti Acque e il referendum del 2011. Invece, l’Azienda speciale consortile garantirebbe la partecipazione attiva dei cittadini e il controllo da parte dei consigli comunali. La società per azioni no, poiché è un ente di diritto privato. E’ un momento storico importante per dimostrare che si vuole davvero l’acqua pubblica non solo a parole, e chi oggi dice ‘società per azioni’ certamente non la vuole”.