Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il divieto di ingresso nelle acque nazionali per la nave ong Mare Jonio. L’atto è stato inviato ai colleghi Elisabetta Trenta alla Difesa e Danilo Toninelli ai Trasporti per la sigla. Intanto, la Eleonore, nave della ong tedesca Mission Lifeline con 101 persone salvate è sempre fuori dalle acque maltesi, mentre la Commissione europea ha avviato il coordinamento – su sollecitazione della Germania – per il ricollocamento dei migranti, che però, ovviamente, sarà possibile solo se gli stessi migranti sbarcheranno. A bordo della nave Mare Jonio vi sono 98 migranti soccorso a circa 70 miglia dalla costa di Misurata in Libia, tra cui 22 bambini con meno di 10 anni e 8 donne incinte. La Mare Jonio procede verso Lampedusa, riceverà presumibilmente la visita a bordo di militari della Guardia di finanza che consegneranno al comandante il decreto con il divieto firmato da Salvini. Come in altri casi analoghi, la situazione potrebbe sbloccarsi – in tempi brevi per i minori e le donne incinte – con un’iniziativa della Procura di Agrigento.
Nel frattempo, infatti, il ministro dell’Interno ha precisato: “Come sempre fatto in passato, dalla Mare Jonio potranno scendere donne, bambini e malati. Rimane confermato il divieto di ingresso e sbarco per una nave che non rispetta le leggi e che con premeditazione provoca lo stato di necessità a bordo per sbarcare in Italia”.