Il magistrato di sorveglianza di Agrigento, Walter Carlisi, in ragione del rispetto delle prescrizioni imposte, ha concesso il beneficio della liberazione anticipata di 45 giorni all’ex assessore regionale ed ex sindaco di Canicattì, Vincenzo Lo Giudice. Lo Giudice, 79 anni, difeso dall’avvocato Calogero Lo Giudice, è stato condannato a 8 mesi di reclusione domiciliare, con sentenza definitiva in Cassazione, per violazione della misura della sorveglianza speciale. Il 28 luglio 2013, a Canicattì è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio comunale per festeggiare il centesimo compleanno dell’arciprete monsignor Vincenzo Restivo. La seduta però non si svolse, e le Forze dell’ordine inviarono una relazione di servizio all’ Autorità giudiziaria a causa della presenza in aula, tra il pubblico, di alcuni esponenti politici pregiudicati tra cui l’ex assessore regionale dell’Udc, Vincenzo Lo Giudice. A Lo Giudice, interdetto dai pubblici uffici con obbligo di dimora a Canicattì per 5 anni, sarebbe stato vietato anche partecipare a manifestazioni pubbliche e incontrare altri pregiudicati. Ecco il perché della successiva condanna, adesso ridotta con conseguente restituzione della libertà.